Sedicimila famiglie veneziane non riescono più a pagare i debiti
Lieve calo per le richieste di prestiti. Aumenta, di molto, invece il rischio insolvenza. Ecco altri aspetti della crisi che colpisce le famiglie veneziane. Oltre 16 mila sono a rischio insolvenza. Negli ultimi due anni le sofferenze bancarie sono cresciute di oltre il 75 per cento.
A confermarlo è una indagine del Movimento Consumatori di Venezia che ha elaborato i dati della Banca d’Italia.
I risultati sono eloquenti: anche se nel 2012, rispetto al 2011 e al 2010, le famiglie veneziane hanno ottenuto meno soldi dalle banche (-4,1 per cento tra 2012 e 2010), le sofferenze, ovvero i prestiti che non si riesce più a restituire agli istituti di credito, sono aumentati di oltre il 75 per cento. La sofferenza media vede una esposizione di quasi mille euro. A settembre 2012 oltre sedicimila famiglie della provincia erano ad alto rischio insolvenza, contro le 8.700 del 2010 (la crescita è del 84 per cento). All’epoca le sofferenze ammontavano a 341 milioni di euro e il totale dei finanziamenti erogati ai nuclei veneziani erano di oltre 7 miliardi e 300 milioni di euro. Secondo il Movimento consumatori, «ogni mille euro prestati da banche o finanziarie alle famiglie lagunari, 46 euro non verranno ridati indietro».
Prendendo come riferimento la cifra di 21.185 euro, che è il prestito medio erogato dalle banche a ogni nucleo veneziano fino a settembre 2012, non verranno restituiti circa mille euro. «Dall’entrata dell’euro in poi», dice il presidente Lorenzo Miozzi, «la richiesta di prestiti da parte della famiglie veneziane s’è impennata, come testimoniato da una recente indagine della Cgia di Mestre, anche se negli ultimi due anni, complice la crisi e la chiusura dei rubinetti da parte delle banche, il trend s’è invertito. Quello che invece non cambia è il livello delle sofferenze, di quei prestiti, insomma, che non verranno restituiti se non con azioni coatte da parte delle banche». Dal 2007 al 2011 le sofferenze sono aumentate del 225%. «Non ci stupisce, visto che, come dimostra quest’ultima indagine, l’incremento in soli due anni è stato superiore al 75 per cento».
Dall’associazione, anche consigli pratici: «Se si hanno già prestiti e mutui, prima di richiedere un altro finanziamento è fondamentale capire bene se la nuova rata sia più o meno sostenibile». Poi non contrarre debiti per saldarne altri. L’accorgimento più importante, comunque, è quello di «usare la testa e di riflettere molto bene se il finanziamento sia davvero necessario o se piuttosto soddisfi solo una voglia passeggera».
tratto da la nuovavenezia.gelocal.it