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Mutui, spread ai massimi. Una bomba a orologeria da disinnescare

Mutui, spread ai massimi. Una bomba a orologeria da disinnescare

Con l'Euribor ai minimi i mutui di oggi reggono un ricarico pesante delle banche. Ma quando il costo del denaro salirà le rate esploderanno. C'è chi vuole fermare il timer

Pubblicato il 29/02/12
bomba mutui
Qualcuno dovrebbe bloccare il timer prima che la crisi dei mutui ci scoppi tra le mani. A creare la miscela esplosiva ci sono due fattori: il costo del denaro ai minimi storici e lo spread della banche ai massimi. Il primo, in questo caso, è rappresentato dal tasso Euribor (cioè l'interesse che le banche europee applicano sui prestiti tra loro): quello a 3 mesi, preso a riferimento per i mutui variabili, è crollato allo 0,99%. Il secondo invece è il ricarico della banca, cioè la differenza tra quanto il mutuo costa a lei e quanto costa a noi: un ricarico che va dal 3 al 5%.

Con questa composizione per ora la situazione tiene: chi stipula un mutuo a tasso variabile alle migliori condizioni paga alla banca il 4,5% (e il 6% per il tasso fisso). Per oggi. Ma il conto alla rovescia è già iniziato e quando il costo del denaro tornerà a salire i mutui aperti adesso esploderanno.

L'esplosione delle rate

Facciamo delle ipotesi di aumento della rata mensile riferite a un mutuo da 100mila euro:

Aumento dell'Euribor
Durata mutuo: 20 anni
Durata mutuo: 30 anni
2 punti (3%)
+ 150 euro
+ 160 euro
3 punti (4%) + 240 euro + 250 euro

Il guaio è che non si tratta di ipotesi fantascientifiche nella prospettiva di una ripresa economica (sia pur lenta, ma con tutta probabilità più rapida dell'estinzione di un mutuo ventennale...) e del conseguente aumento del costo del denaro. Basti ricordare che nell'autunno del 2008, alle soglie della grande crisi finanziaria dei mutui sub-prime, l’Euribor trimestrale era al 5,55%. A quei livelli, e con lo spread attuale, per il mutuo potremmo arrivare a pagare il 10% di interesse.

Qualche timido segnale di ottimismo

Una riedizione della crisi dei mutui del 2008 in salsa europea è in parte scongiurata dal fatto che di mutui se ne fanno molti meno. Ottenere un mutuo oggi è un'impresa: viene concesso solo a clienti conosciuti, con una solvibilità di ferro (cioè un rapporto tra rata e reddito massimo del 30%, che significa che per un mutuo da 1.000 euro al mese bisogna guadagnarne almeno 3.500) e per importi che non superano il 50-60% del valore dell'immobile. In questo caso il credit crunch ha - si fa per dire - qualche vantaggio perché non distribuisce a pioggia mutui che rischiano di non poter essere ripagati.

Ma qualcuno sta cominciando a pensare di disinnescare la bomba. Ci sono già i primi segnali di inversione di tendenza del caro-mutuo dopo 10 mesi di rialzi consecutivi. Ha cominciato una banca (Cariparma) lanciando la "Campagna Mutui casa 2012" con un plafond di 2,5 miliardi di euro e portando il suo spread - pare - al 2,6%, cioè 40 punti-base di riduzione. Stando alle indiscrezioni potrebbe è solo l'inizio e potrebbe partire un effetto domino al ribasso. D'altronde è nell'interesse delle stesse banche che, è bene ricordarlo, "campano" da sempre prestando denaro.
tratto da virgilio.it

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